Agevolazioni fiscali per ristrutturazione: tra i vantaggi che un intervento di ristrutturazione porta con sé figurano anche consistenti vantaggi fiscali.
Il Governo italiano infatti ha scelto di investire sulla ristrutturazione degli edifici e sul loro efficientamento energetico. Per questo è possibile approfittare di importanti agevolazioni fiscali per ristrutturazione.
Ecco tutto quello che occorre sapere per potere approfittare al meglio di tutte le agevolazioni previste dalla legge.
Gli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio, come detto, consentono di beneficiare di importanti agevolazioni fiscali, sia quando si effettuano interventi sulle singole unità abitative e sia quando l’intervento di ristrutturazione interessa le parti comuni di edifici condominiali.
Detrazioni Irpef per ristrutturazione edilizia: come e quanto
La più conosciuta tra le agevolazioni fiscali per ristrutturazione è quella regolata dall’articolo 16-bis del Dpr. 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi). Questo articolo prevede la possibilità di detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) il 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione, fino a un ammontare complessivo massimo di 48 mila euro per ciascuna unità immobiliare. Questi importi sono stati poi più volte innalzati grazie a una serie di proroghe.
Il decreto legge numero 83/2012 ha infatti elevato al 50% la percentuale di detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio e la a legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 30 dicembre 2018) ha rinviato al 31 dicembre 2019 la possibilità di usufruire di questa maggiori detrazioni.
A meno che il Governo non emetta una nuova proroga, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.
Questa detrazione può essere richiesta per le spese sostenute nel corso dell’anno, secondo un criterio di cassa e deve essere suddivisa tra tutti i contribuenti proprietari dell’immobile sul quale vengono effettuati gli interventi.
Attenzione però: l’agevolazione non spetta solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari dei diritti reali di godimento. In altre parole, possono godere della detrazione anche i locatari o comodatari, i titolari di un diritto di usufrutto, i soci di cooperative divise e indivise, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture.
Altre detrazioni e vantaggi fiscali
Ma la detrazione Irpef non è l’unico beneficio fiscale di cui è possibile approfittare in relazione agli interventi di ristrutturazione. Vi è, per esempio, la possibilità di pagare l’iva in misura ridotta e quella di portare in detrazione gli interessi passiva pagati sui mutui di ristrutturazione per la propria abitazione principale. Vi sono, inoltre, detrazioni previste per l’acquisto di immobili a uso abitativo che siano parte di edifici interamente ristrutturati.
Per quanto riguarda la riduzione dell’Iva, è possibile usufruire dell’aliquota ridotta sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni. Per ciò che concerne le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di unità immobiliari abitative, è prevista l’Iva al 10%. La stessa aliquota agevolata si applica sui beni, solo se ceduti nell’ambito del contratto di appalto.
Cosa fare per ottenere le detrazioni
La procedura e gli adempimenti previsti per la richiesta di detrazioni e vantaggi fiscali sono stati significativamente semplificati e ridotti negli ultimi anni. Attualmente, è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile, gli estremi di registrazione dell’atto e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Inoltre, per monitorare e valutare i risultati degli interventi di risparmio energetico la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) le informazioni sui lavori effettuati, così come già accade per la riqualificazione energetica degli edifici. Questa trasmissione di informazioni tuttavia non è richiesta per tutti gli interventi di ristrutturazione ammessi in detrazione, ma solo per quelli che riguardano il risparmio energetico e l’impiego di fonti rinnovabili.
Per gli interventi terminati nel 2019 la comunicazione deve essere inviata entro 90 giorni dalla data di fine lavori attraverso il sito web bonuscasa2019.enea.it.
Questo sito web è operativo dall’11 marzo 2019, e dunque per i lavori terminati tra il primo gennaio 2019 e l’11 marzo 2019 il termine di 90 giorni decorre a partire dall’11 marzo.
L’Agenzia delle Entrate ha realizzato una guida completa alle agevolazioni fiscali relative alle ristrutturazioni edilizie, raggiungibile a questo link e costantemente aggiornata sulla base delle più recenti modificazioni di legge.
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